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7 marzo 1616 - 23 luglio 1617 Alvise Zane

Dispaccio del 19 luglio 1617

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
Essendo capitato qui la presente mattina Zuanne cavallaro da Sebenico, che e quello che il sabbato passato 15 del corrente, che successe la perdita delle tre galere, venne con le lettere communi, che ispedì in diligenza l’illustrissimo signor conte di Sebenico, avisando come a quella volta s’attrovava l’armata spagnuola, di quella maniera che Vostra serenità havrà veduto dalla copia di esse lettere da me inviatele con altre mie sotto lì 16 del medemo, ho stimato bene di constituirlo per saper a qual hora egli arrivò, et consignò le lettere all’illustrissimo signor capitano, che fu nell’hora di desinare in tempo che si vedevano le galere, giudicando io di sodisfare alla volontà di Vostre eccellenze illustrissime, de intender il fondamento di questa verità. Ho voluto far questa operatione per ogni conveniente rispetto alla presentia delli illustrissimi signori proveditor dell’armata et governatori delle galere. Mando adunque esso constituto, ch’è auttentico, a Vostra serenità, acciò habbia sopra quella consideratione che parerà all’incomparabil sua sapienza. Gratie.

Di Zara, lì 19 luglio 1617.

Alvise Zane conte.

Allegati: costituto del cavallaro di Sebenico (n°1).

Allegato n°1

In lettere del conte di Zara de 19 luglio.

Adì mercore 19 luglio 1617 circa le 15 hore.

D’ordine dell’illustrissimo signor Alvise Zane conte di Zara, alla presentia dell’illustrissimo signor Antonio Civran proveditor dell’armata, et delli illustrissimi signori Zuan Francesco Dolfin, Zuan Battista Calbo, Marco Contarini, Antonio Loredan, Lonardo Mocenigo, Marin Grimani et Girolamo Donà governatori di galere, et nella camara dell’audientia.
Constituto Zuanne Baissevich cavallaro da Sebenico, et fu dimandato se egli sia il cavallaro che sabbato passato venne in questa città mandato dall’illustrissimo signor Conte de Sebenico con lettere alli illustrissimi rettori di Zara. Rispose: io son quell’istesso. Dimandato a che ora egli arrivò nella città. Rispose: io non so precise l’hora, ma andai con le lettere subito dall’illustrissimo signor capitano in quel punto istesso che era sentato a tavola a desinare. Dettoli se subito che lui entrò nella città andasse con le lettere dall’illustrissimo signor capitano. Rispose: vi andai subito, subito. Dettoli se può raccordarsi et mettersi a memoria che hora di giorno potesse essere. Rispose: io non so pensarmi che hora potesse essere, ma era apunto l’hora che communemente tutti soglioni desinare. Dettoli a chi andavano le lettere. Rispose: andavano all’illustrissimo signor capitano. Dettoli che strada lui ha fatto quando venne a Zara. Rispose: sempre drio marina. Addimandato de nel venir ch’egli fecce vedde vasselli grossi o galere in loco alcuno. Rispose: quando fui a Bibigne io viddi là per mezzo le galere della mercantia. Addimandato quante mia sia discosta la villa predetta di Bibigne da Zara. Rispose: in circa cinque mia. Addimandato se egli vidde altre galere oltre quelle della mercantia. Rispose: ve n’erano delle altre dietro et anco una con fanò, la quale era poco discosta dalla città. Addimandato quando che egli entrò nella città, dov’erano le dette galere. Rispose: non vi posi fantasia. Addimandato se quando fu nella città erano galere in porto. Rispose: non lo so, perché non me ne curai. Qual constituto è stato tolto, interpretando il signor Giovanni Pietro Gariboldo coadiutore della cancellaria pretoria, et mentre che si constituiva, sopravenne l’illustrissimo signor Lorenzo Contarini governator. Et è scritto da me Dominico Salico cancelliero dell’illustrissimo signor conte antedetto.

Io Nicolò Bon figliolo de Domenego fui presente al predeto costituto.
Spicita.

Io Orazio Boselli fui presente mentre è sttatto heletto il detto constituto al cavalaro predeto. Il quale a confermato eser vero in ttutte le sue partte.

Io Vicenzo Zaccadello cittadin di Zara fui presente mentre è stato letto il detto constituto al cavalaro predetto, il quale ha confermato esser vero in tutte le sue parte.

Io Jacopo Zaghetti di Zara fui presente alle cose predette.

Io Giovanni Pietro Gariboldo cittadino di Zara et coadiutore della cancellaria pretoria gui presente alle cose predette, havendo interpretato in lungua ischiava il sudetto cavalaro.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.