23 marzo 1617 - 30 luglio 1617 Alvise Zane, Marco Giustinian
Dispaccio del 26 luglio 1617
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Ricevemo le ducali di Vostra serenità delli 21 del corrente presentate dal patron Zuanne da Sebenico, alle quali daremo quella debito et riverente essecutione, che si convene cosìla lasciar proseguir li viaggi del detto patron, come nel procurare con ogni possibile et imaginabile maniera per sottrarre li andamenti dell’armata spagnuola, et avisarne in somma diligenza Vostre eccellenze illustrissime, conforme alla loro mente espressa nelle dette ducali. Le mandamo il qui allegato constituto, benché stimiamo che le possi esser stato inviato dal signor conte da Sebenico, e lo ispedimo anco all’eccellentissimo signor proveditor general da mare, se bene giudicamo che lo habbia inteso dal detto signor conte. Invigilaremo adonque e studiaremo per ogni via de intender li pensieri della detta armata spagnuola, quali avisaremo poi subito con esquisita diligenza a Vostre eccellenze illustrissime, et quello di più che di altro pervenirà giornalmente alla nostra notitia. Gratie
Di Zara, lì 26 luglio 1617.
Alvise Zane conte, Marco Giustinian capitano.
Allegati:
Allegato n°1
In lettere delli rettori de Zara de 26 luglio 1617.
Adì mercore 26 luglio 1617.
Constituto de mandato Pietro de Zuanne da Sebenico patron di barca, arrivato in questo porto carico de formazi, salumi et rasse per Venetia espone nel modo infrascritto.
Sabbato passato essendo io uscito con la barca fuori del scoglio de Zuri per veder et intender alcuna cosa dell’armata spagnuola, per commissione dell’illustrissimo signor conte di Sebenico, incontrai patron Domenego Gatin da Traù che veniva d’Ancona per quanto mi disse, et velleggiava verso Traù carico di cevole, et mi raccontò che il giorno dietro che fu la domenica passata, aspetavano là in Ancona l’armata spagnuola, la quale dissegnava callare al scoglio di San Girolamo per mezzo il porto di Puoa per fabricarvi un fortino, et che voleva tirar alla volta di Istria, altro egli non raccontò, et questo medesimo andai subito a riferire all’illustrissimo signor conte di Sebenico. Interrogato rispose: detto patron Domenego non mi seppe dire altro che quanto mi ha detto, né dove hora s’attrovi l’armata spagnuola. Quibus habitis.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.