8 aprile 1617 - 2 giugno 1618 Marco Giustinian
Dispaccio del 15 aprile 1617
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
per il proceder delli bertoni spagnuoli penetrati sopra Liesena, con quel cimento delle galere grosse che la Serenità vostra haverà inteso, potendosi ragionevolmente dubitare che come sono esquisitamente armati ardiscano anco passare a maggior tentativi, finché non habbiano riscontro, ho stimato necessario far otturar di muro una delle due porte vesto questo canale, che sono sottoposte al pettardo, come le accennai nelle mie di 8 dell’instante, et l’ho fatto con tanto maggior animo quanto che l’eccellentissimo signor ambasciator Soranzo, che tocca con mano il pericolo, me lo ha persuaso efficacemente. All’altra porta che patisce il medesimo diffetto, essendo troppo necessaria per li usi quotidiani della città, si doveva pensar di proveder o con ponte levatore o in altra maniera più espediente, perché certo nell’esser in che si trova è molto pericolosa, et in tanto io vado riparando con rastelli dentro et fuori al meglio che si può. Ho levati da Nona li vinti fanti Italiani per prevalermene qui, et mandata in luoco loro una compagnia di albanesi di barca armata, et resti sicura la Serenità vostra che per quello che può derivar dalle forze che mi trovo et dal stato presente di questa fortezza, spero nell’aiuto di Dio che non possa occorrer alcuno accidente di pregiuditio, affermandole che ogn’uno fa il debito suo, et la notte in particolare resta guardata et rondata, si che la vigilanza concorre con l’essempio. Gratie.
Di Zara lì 15 aprile 1617.
Marco Giustinian capitano.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.