21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo
Dispaccio del 28 aprile 1614
N. 52
Serenissimo Principe,
in questo punto, che ero per poner il piede in barca per dar principio a questa mia visita, prima che li caldi si faccino maggiormente sentire, mi capitano le benignissime ducali della Serenità Vostra di 19 del corrente; veggo quanto per Esse si compiacciono di commettermi circa l’essibitione di quel tal padre Cosma, Anconitano, agente del signor Conte d’Esdrino, onde ho rissoluto di differire la partenza, et di espedire in somma diligenza, come ho fatto, persone espresse di buon giudicio et intendimento, accompagnate con mie lettere credentiali al detto padre, perché divenghi a specifica et particolare decchiaratione di quello egli offerisce et essibisce, con rappresentare precisamente le sue intentioni et pretencioni, con quel di più che da me è stato giudicato neccessario sopra tall’importante affare, di che ne sto attendendo di qui a tre o quattro giorni le risposte, per quella far capitare in somma diligenza per mare o per terra secondo si rappresenterà l’opportunità alla publica notitia per le proprie deliberationi; supplicando in tanto riverentemente l’Eccellenze Vostre della missione de dinaro et biscotto, come già con precedenti mie ne le supplicai, per il bisogno di questa barca armata, particolarmente con l’occasione che sono neccessitato di condurla meco nella presente visita. Gratie etc.
In Capo d’Istria, li 28 aprile 1645.
Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.