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21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

Dispaccio del 16 maggio 1645

N. 57

Serenissimo Principe,
tra le communità debitrici di armi havute già dagl’Eccellentissimi Proveditori di questa provincia, et da’ quali io procuro li pagamenti, come riverentemente ne ho partecipato la Serenità Vostra con mie di 7 stante, vi è inclusa anco questa di Parenzo per la somma di lire 211, siché, eccitati li Giudici con mio ordine di sodisfare, sono comparsi con l’ingionta supplicatione, che a riguardo delle deboli rendite di questo publico, che sostiene spese d’avantaggio eccedenti, et per la commiseratione del stato della città, pocco meno destrutta et destituita de’ habitanti dall’aria corrotta, non ho potuto negarle l’accetto, et di consolarli per la remissione alla Serenità Vostra, come divotamente faccio, con aggiongerLe essermi hoggi pervenute Sue ducali, con ordine di rispondere alla supplicatione delli padri di San Domenico, cui obedirò al mio ritorno in Capo d’Istria. Gratie etc.

Parenzo, in visita, li 16 maggio 1645.

Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio.

Allegato: supplica dei rappresentanti di Parenzo (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.