21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo
Dispaccio del 22 maggio 1645
N. 58
Serenissimo Principe,
mi si è presentato avanti in questa sera il Capitan Matteo Lucacinicch, di natione Crovata, soldato di presenza et di valore per quanto li suoi ben serviti in Allemagna et in Romagna, fattimi da lui vedere, patentemente lo dimostrano, oltre della Republica di Ragusi et gl’attestati delli Prencipi Doria, ma il più cospicuo è quello del Conte Giovanni Lodovico Isolano, Barone in Boemia, a cui ha servito per aiutante generale di dodeci milla Crovati per il corso continuo di nove anni. Egli racconta che successe la morte dello stesso Conte, et essendo stato conferito il governo di quelle genti al Paigot Crovato, mentre lui v’aspirava col merito del suo servitio, si partisse di là disgustato di ciò, et s’impiegasse nel servitio dell’armi de’ Barberini nelle passate congionture. Hor questo dimostra ardente desiderio di servire alla Serenità Vostra, così che mi ha disposto di accompagnarlo a’ suoi piedi con queste reverentissime righe; et veramente sarebbe molto opportuna la sua persona nell’assoldare le genti che offerisse il padre fra’ Francesco Cosma, in nome del Conte di Esdrino, e per la lingua, et per la pratica che tiene di quelle genti, quando però dall’Eccellenze Vostre venisse abbracciato il partito, essendo che dalli suoi attestati et dal discorso che ha fatto meco, mi ha dato testimonio d’essere molto ben conosciuto et amato da quelle nationi. Gratie etc.
In Rovigno, li 22 maggio 1645.
Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.