21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo
Dispaccio del 31 maggio 1645
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in esecuzione riverentissima de’ commandi di Vostra Serenità circa l’informatione del castelo di Orsera, oltre quel di più significai in tal materia nelle lettere di numero 56, rappresenterò con la dovuta riverenza essere Orsera un castelo di poca rilevanza, non disimele da questo di Dignano, habitato da circa trecento e cinquanta anime, la maggior parte Parenzani e Rovignani, tutti però banditi. Monsignor Giovanni Battaglia de’ Giudici, da Conegliano, ultimamente eletto Vescovo di Parenzo, e giurisdicente di questo luoco nel spirituale e nel temporale insieme con titolo di Conte, questo intendo essere al presente riccorso a’ piedi di Vostra Serenità per alcune occorenze del suo Vescovato, alieno non solo dal dar ricetto a’ banditi, disposto ancora, per quello mi viene accenato da suo congionto, di licentiare anco quelli che si trovano al presente accasati in Orsera, quando però fosse per incontrare nel beneplacito di Vostra Serenità, al che ho stimato bene non repplicare d’avantaggio senza la prudentissima diretione de’ comandi di Vostra Serenità. Gratie etc.
Dignano, li 31 maggio 1645.
Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.