21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

N. 69

Serenissimo Principe,
li capitoli del datio dell’aqua di vita, ingionti in ducali della Serenità Vostra di primo stante, mi pervengono hoggi in questa terra, et v’havevo disposto l’ordine per l’incanti, ma resto informato et accertato ch’in questa provincia non se ne fabrichi per servitio d’una sol terra, et che in passato meno si siano fatti simil incanti. Per il che, congietturando frustatorio l’estendersi in quest’affare, fermo i tentativi. Sia di riverente motivo et aviso dell’Eccellenze Vostre. Gratie etc.

Buia, li 6 luglio 1645, in visita.

Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.