21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo
Dispaccio del 29 luglio 1645
N. 76
Serenissimo Principe,
nelle benignissime di Vostra Serenità per l’operato della mia debolezza nell’ultima recente visita di Montona, mi viene commesso l’inviare alla casa di cotesto Arsenale quell’armi che inutili in quelle publiche monitioni si attrovano; ma perché ne’ presenti sospetti, molto più impressi ne’ gl’animi de’ popoli bassi di quello che per avventura convenirebbe, chi li privasse di esse armi, prima di rinovar loro con altre proprie la provisione, sarebbe un cagionarli grandissimo timore, ho perciò differito il farlo, sino che l’Eccellenze Vostre rissolvino il Loro sapientissimo beneplacito, rappresentato già con mie di numero 74, circa li bisogni di questa città et di tutti li luoghi della provincia; non volendo restare di rappresentarLe che, volendo la detta Communità di Montona espedire alla Serenità Vostra Ambasciator per ricercare monitioni et armi, io per schifar il tedio alle publiche orecchie, nella congiontura particolarmente de’ presenti tempi, et per essimer dall’esborso il dinaro di quel Fontico, a cui intendevano di ricorrere per imprestido, et parimente per non apportar aggravio a quella Communità per occasione di detta ambasciata, ho procurato di divertirneli; il che havendo conseguito, non sono restati di espedirvi l’aggionte, con la nota delle monitioni et armi che s’attrovano havere di bisogno, come degnandosi Vostre Eccellenze potrano vedere, il tutto accompagnato da lettere di quell’Illustrissimo Podestà. Gratie etc.
In Capo d’Istria, li 29 luglio 1645.
Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.
Allegati: dispaccio dei giudici di Montona al rettore di Capodistria, datato 29 luglio 1645 (1 c.); nota delle munizioni necessarie per la difesa del castello di Montona (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.