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21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

Dispaccio del 6 agosto 1645

N. 80

Serenissimo Principe,
con ducali di 24 giugno prossimamente decorso, m’impongono l’Eccellenze Vostre d’avisarle se il pagamento delle limitationi, di che ne supplica la città di Parenzo l’essentione, si cavi dalle rendite di quella Communità o da’ particolari, et da quali cause dipenda la diminutione delle entrate. Circa di che ho sottratto con essatezza particolare, che vedendosi da quelli suoi libri essere per il passato state pagate alla Serenità Vostra le limitationi con l’entrate di quella Communità, non si ritrova però dove originasse la dispositione di tal pagamento, tralasciato per lo spatio di 60 et più anni rispetto la diminutione delle entrate; et questo è proceduto dall’essere mancati gl’habitanti et cessati li traffichi, et conseguentemente declinati li datii, de’ quali, per benigna publica munifficenza, ne gode quella città il privileggio, non sentendone hora l’ottava parte del commodo che già soleva ricevere. Vi concorre in oltre che, essendo stati investiti novi habitanti in terreni di quel territorio con l’essentione, non pretendono pagare gli herbatici, terratici, affitti o livelli che per dispositione particolare sono sottoposti detti terreni; et gl’habitanti vecchi del distretto si sono sotrati dal pagamento de’ datii che anticamente solevano corrispondere a vantaggio di quella Communità, non vedendosi però alcuna specifica ragione o fondamento, rispetto la confusione di quel governo de’ vecchi et novi habitanti. Gratie etc.

In Capo d’Istria, li 6 agosto 1645.

Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.