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21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

Dispaccio del 26 agosto 1645

N. 86

Serenissimo Principe,
invio alla Serenità Vostra, in obedienza de’ suoi comandi, impostimi in ducali di 12 instante, notta de gl’huomeni atti all’armi di alcune castelle di questa provincia più atte a diffendersi ne’ casi d’incursione, poiché in caso di attacco di guerra non valerebbero alla ressistenza, esclusane Pola, come in maggior grado per le fortificationi et pressidio, né compreso Pinguente, benché di non maggior sicurezza degl’altri, come guardato et retto dalla particolar vigilanza dell’Illustrissimo signor Capitanio di Raspo Donato; sì che per quello ho osservato con l’occasione della visita che fecci della provincia, et secondo anco il parere havuto da questo signor Governator delle Cernide Cressi, fuori delli moschetti, altre armi di muraglia non si giudica doversegli somministrare, benché ne venghino ricchieste, che qualche numero de’ moschetti da cavaletto; solo di rimetter in stato quelle artegliarie che in alcuno di essi luochi vi si ritrovano, conforme il bisogno descritto nell’aggionta notta; non restando di aggiongerLe riverente, come in alcuni de’ sodetti castelli vi è di bisogno non solo di rillevar muraglie cadute, ma di restaurare le parti parimenti a terra et consumate, et per render consolati gl’altri sudditti delli luochi men forti, tralasciando di repplicare il bisogno di questa città, rappresentato in altre mie reverentissime di 26 luglio et 13 instante, sarebbono neccessarii altri mille moschetti, et le munitioni convenienti per tutte queste armi. Gratie etc.

In Capo d’Istria, li 26 agosto 1645.

Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.

Allegato: nota con lo stato degli armamenti e delle armate venete in Istria (1 c.).

Nota: di tale dispaccio esiste una copia, collocata in seguito nella stessa filza.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.