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21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

Dispaccio del 22 ottobre 1645

N. 102

Serenissimo Principe,
nel servire la Serenità Vostra li giorni passati, con la mia andata a Pola per le cause già con precedenti mie rappresentategli, abracciai l’opportunità d’informarmi sopra la continenza della supplica del Nontio della città del sudetto loco, a’ piedi della Serenità Vostra prodotta; onde, doppo diligentissima revisione delli libri delle lor casse, delle spese et rendite di quella Communità, ritrovai che gl’anni dal 1642 sino al 1645 le spese eccedevano l’entrate per la somma di lire 1639, soldi 13, sì che la dessolatione di quella città, il pocco numero degl’habitanti et l’impossibilità del dinaro, sono tutte cose che chiamano la Clemenza Publica alla sollevatione dell’aggravio della limitatione che soleva già pagare quella Communità alla Cassa dell’Eccelso Consiglio di Dieci, et questo è quanto in obedienza de’ publici comandi mi occorre di riverentemente portare a notitia della Serenità Vostra, alla cui somma prudenza sottopongo sempre li miei humili et riverenti sensi et pareri. Gratie etc.

In Pirano, a’ 22 ottobre 1645.

Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.

Allegato: supplica dei rappresentanti di Pola (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.