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21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo

Dispaccio del 8 febbraio 1646

N. 126

Serenissimo Principe,
mi capitano ultimamente le ingionte da Mugia del signor Giovanni Nicolò Tristan, principale di quella terra, dalle quali la Serenità Vostra resterà certificata di quanto le scrissi hieri in materia delle violenze et atti ostili usati da’ Triestini a sudditi Imperiali per divertire loro il libero transito di potersene venire a prender sali in questa città et nella terra, in conformità di che scrivo all’Eccellentissimo Ambasciatore Giustiniano alla Maestà Cesarea le ingionte, con dargli le debite et necessarie informationi in tal proposito, in conformità dell’instanza fattamene dall’Eccellenza Sua con sue ultime lettere, pregandomi che debi renderlo avvisato di quanto anderà a succedendo sopra tal negotio per poter regolare li suoi offitii a misura del bisogno; il che da me è stato prontamente essequito, supponendo in questa materia dover incontrare nella sodisfattione di quel signore et medesimamente della Serenità Vostra, alla quale invio inoltre anco li aggionti avisi, havuti anch’essi ultimamente da Trieste. Gratie etc.
In Capo d’Istria, li 8 febraro 1645 (m.v.).
Doppo scritto mi capitano le ducali di Vostra Serenità di 3 del corrente, con l’ingionta per il Conseglio di Graz, la quale ho dissubito inviata, accompagnata con altre mie alli miei corrispondenti di Trieste, et pregatili del dovuto fido ricapito, sì come me ne prometto per havere in altre occasioni esperimentato il loro affitto et amore.

Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.

Allegati: lettera dei mercanti triestini Locatelli, datata 28 febbraio 1646 (1 c.); relazione sui fatti avvenuti ai sudditi imperiali che volevano passare il confine per comprare il sale a Muggia, 8 febbraio 1646 (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.