21 settembre 1644 - 20 febbraio 1646 Alvise Sagredo
Dispaccio del 20 febbraio 1646
Serenissimo Principe,
se li tempi cattivi non mi havesse divertito il poter viaggiare, et che non attendessi di momento in momento il signor mio successore, senza far riconoscere il sito et stato del castello di Pietra Pelosa, come mi commette Vostra Serenità in ducali di 10 del corrente, goduto dalla famiglia Gravira per publica munificenza con feudo perpetuo, sarei andato con persona a farne tale recognitione; ma mentre gli impedimenti preacennati me lo hanno divertito, non ho perciò tralasciato di prenderne le dovute et neccessarie informationi da persone pratiche, et che hanno esatissima precognitione del sito, stato et qualità di detto castello, le quali me affermano essere situato sopra sasso vivo nella sommità d’una collina erta, che riguarda sopra una valle che conduce verso Pinguente, et di là al bosco di Montona, onde, in ogni occasione che il nemico pretendesse transitare per quella parte, potrebbe il detto castello resistere ad una batteria di mano, et sarebbe anco valevole ad impedirnele il passo, mentre però esso castello havesse munitioni et apprestamenti da guerra bisognevoli et neccessarii et viveri sufficienti, come supplica il signor Iseppo Gravisi Dottor, così per nome suo et della sua casa, come delli rimanenti giurisdicenti di detta fameglia, nel qual caso il detto castello si venirebbe anco a rendere tanto maggiormente sicuro, poiché tutti gl’habitanti sottoposti alla giurisdittione del medesimo concorrerebbero alla diffesa di esso con le loro fameglie, et haveri per maggior sicurezza. Onde perciò parmi che li supplicanti siino degni della ricchiesta fatta a Vostra Serenità. Aggiongendole essere tutti quelli della detta famiglia Gravisa venuti dinanti di me, insieme con li loro figli, ad essibire di volersene andare in persona alla diffesa et mantenimento di detto castello, per conservarlo alla libera dispositione et commandamenti di Vostra Serenità, in segno della loro fede et devotione, da me tale anco conosciuta in tutto il corso di questo mio Reggimento. Gratie etc.
In Capo d’Istria, li 20 febraro 1645 (m.v.).
Alvise Sagredo, Podestà et Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.