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29 giugno 1645 Paulo Dolfin

Dispaccio del 30 luglio 1645

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
sino li 29 giugno passato riverentemente significai alla Serenità Vostra il stato delle publiche armi che si ritrovano in questo castello, insieme con quanto mi successe con il Castellano mentre volevo quelle incontrare e rivedere, essendo che anco lui obligato alla loro conservatione per il pagamento che ha ricevuto, e riceve da questa povera Communità. Hora le presenti occorrenze et le vociferationi che vengono sparse, con li preparamenti degl’altri publici Rapresentanti, mi astringono a dover invigilare per la buona custodia, in ogni caso, de questa terra, che perciò ritrovandosi l'artigliarie senza letti, et due di esse inhabili ad esser adoprate, con le coracine tutte in pezzi et marcite da rugine, le frasche parimente marze e non buone a potersene servire, senza polvere, corda, balle di piombo et altre molte cose più neccessarie, ho stimato publico servicio portarne di novo noticia alla Serenità Vostra, acciò col solito della sua singolar prudenza e virtù commetti quello che più stimerà convenirsi per poter far io tenir allestiti questi popoli alla difesa. Gratie etc.

Muggia, li 30 luglio 1645.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.