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29 giugno 1645 Paulo Dolfin

Dispaccio del 4 novembre 1645

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
con altre mie, stante li accidenti presenti, ho riverentemente significato alla Serenità Vostra il stato nel quale si ritrova questa terra e castello, così circa il bisogno di accomodar muraglie, come il non attrovarsi povere, corda, letti per l'artigliarie, moschetti, fiasche, balle e simili, et anco, con l'occasione della visita dell’Eccellentissimo signor Alvise Sagredo, Podestà e Capitanio di Capo d'Istria, ho fatto a Sua Eccellenza vedere con l’occhio proprio li predetti bisogni; ma perché sin hora non mi è capitato provigione alcuna, per non esser io imputato negligente, et prima che ne sopragiunga il bisogno, che il Signore non lo permetta, di novo con ogni maggior somissione raccordo a Vostra Serenità il stato sudetto, et la neccessità che ha questa povera terra di ricever li predetti preparamenti, acciò che questi poveri fedeli sudditi non restino privi di difesa, et di far conoscer la loro fedeltà verso la Serenità Vostra. Neccessarissima è la polvere, neccessario l'accomodamento della muraglia et li letti dell'artigliarie che sono tutti in fracasso, et più che neccessarii ancora sono li moschetti, balle, corda et cose sopranominate, che perciò mi rimetto in tutto alla singolar prudenza della Serenità Vostra. Gratia etc.

Muggia, li 4 novembre 1645.

Paulo Dolfin, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.