25 maggio 1645 - 28 marzo 1646 Marco Malipiero
Dispaccio del 25 maggio 1645
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
ritrovandomi al governo de questi sudditi, posto da Vostra Serenità, onde a gloria sua procuro con la mia debolezza render non solo quest’habitanti consolati, ma ancora custoditi da qual si voglia fulmine de motti di peste, con le diligenze non ordinarie, benché con qualche proprio mio discapito; onde havendosi presentito esser stato dal Magistrato Eccellentissimo della Sanità suspeso il comercio di Cattaro, Budua et Perasto, et, essendo questo passo correntissimo, arrivar hoggi un vassellotto nel porto, et a quello fatto adimandare le debite fedi, negatele, io stesso le procurai, costoro temerariamente et senza reguardo di publico Rapresentante, aperta ciera mi dissero non volerle dare; onde di subito li feci metter, pena la vita, che non partissero; ciò nonostante levando le velle, si condusero verso Venetia, et conosciuto il patrone del vassello esser il patron Piero Sirischievich da Spalato, carico di legne et animali, di simil poco rispetto ad un Rettore, et a negotio sì gelosissimo di Sanità, ne raporto con i puri sentimenti dell’anima a Vostra Serenità, come anco di subito che ho riportato riverente le mie in tal materia al Magistrato Eccellentissimo della Sanità, sicuro che ad essempio d’altri farà che questo conseguisca con molti suoi compagni tutti temerarii il douto castigo, et a Vostra Serenità humilissimo et reverentissimo m’inchino.
Parenzo, 25 maggio 1645.
Marco Malipiero, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.