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6 novembre 1645 - 3 gennaio 1646 Geronimo Donado

Dispaccio del 29 aprile 1645

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
è capitato qui, già dodeci et più giorni, portato da’ mali tempi, l'Eccellentissimo signor General Proveditor di Dalmatia, che se ne ritorna per haver terminato la caricha in Patria, dove per li temi sinistri di guerre et scuantiere (?) et che tutta via continuano, senza intervalo alcuno di tempo, non ha potuto assicurarsi il viaggio, ancor che con forbisissima (?) galera dell'Illustrissimo Badoer, l'Eccellenza Sua se attrovi, per esser sempre fortune generali in questo tempo, mancando il biscoto alle ciurme; acciò non periscano, non havendo potutto intercederne alcuna a ben che minima suma a Capodistria per non eservene, come scrive quel Eccellentissimo Rettor, in quelle munitioni, ha risoluto detto Eccellentissimo signor General comprar alcuni sachi di farina da questo Fonticho del proprio denaro, come dalle notte da scrittura fate tenir et da me sotto scrite, la Serenità Vostra ne resterà ben avertita, esendon stato fabricato il biscoto a suficienza da quello pistore, che è rimasto l’Eccellenza Sua sodisfato, se continueranno li mali tempi, aciò non si incomodi di maggior esborso, farò da (...) prestarle quelle qualità di farine che sarano necesarie per il vitto delle ciurme sino al tempo del suo partire, per che se degnarà la Serenità Vostra restando avisata, di farle esborsar al Signor Illustrissimo Furegon, Noncio costì, a ragion de lire quindese il staro, si riponerano nel Fonticho per sovegno di questi suoi umilissimi servi et suditi, mentre a Vostra Serenità umilmente mi inchino et cetera.

Piran, il dì 3 genaro 1646.

Geronimo Donado, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.