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3 gennaio 1646 Pasqual Dolfin

Dispaccio del 26 febbraio 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
con incessante applicatione nel dovere di buon Rapresentante, arrivato a questa carica mi son posto alle cose publiche administrate da’ cittadini della terra, in regola della Communità et altri Pii Locchi, n'ho ritrovato divertita l'ottima cura che provai nell'incumbenza dell'altro mio Regimento, con consolation propria, testimonio di verità presso Vostra Serenità, e vantaggio nel concetto de’ fedelli Piranesi al suo natural Prencipe. In quest’attestati s’aggiongono l’instanze riverentissime de’ medesimi, appoggiate a mia volontà di rappresentare all'Eccellenze Vostre quant’accade de bisogno nella munition loro, et alla diffesa in ogn’evento che nelle presenti occasioni del barbaro nemico, che Dio divertisca, potesse suceder d'incursioni, reconosciuto dal Capo de’ Bombardieri, mandato dall’alta e suprema protettione della Serenità Vostra a quest’ogetto, coll’assistenza mia a tutti i locchi e siti della terra medesima penetrati, e nella munitione stessa, dal fatto comprobato, senza quali tutto sarebbe inutile, et se redurebbe in punto d’urgenza la perditione de questi devotissimi sudditi, mentre non potrebbero adoprare che semplici moschetti da mano, n’anco in numero bastanti, et alquanti da cavalletto sumministratigli da Vostra Serenità ultimamente. La nota del Capo medesimo, di propria mano, sarà occlusa da me transmessa con quelle humilissime righe, et implorata la commissione della missione tanto più celermente quanto stima proprio e conferente il bisogno Vostra Serenità; non dubitand’io, suo devotissimo servo e Rappresentante, che colla sumministratione d’instrumenti predetti, fedeltà, buon coraggio e numero de’ populi, dover sussister ad ogn’accidente d’incontro anco violento, e far constare qual sia continuamente della propria devotione alla mia Serenissima Patria, col spargimento del sangue e cimento della vita. Non mi diffondo maggiormente a degressione per questo fatto, perché so qual sia la mente de Vostra Serenità in suffragare chi la supplica, e massime alla presservaatione de’ sudditi e cose del suo felicissimo Stato, se non che reitero humilissime implorationi, et per nome de questi ossequentissimi, che non cessano di pregar Sua Divina Maestà per la conservatione dell'Eccellenze Vostre. Gratie etc.

Pirano, li 26 febraro 1646.

Pasqual Dolfino, Podestà.

Allegato: nota delle munizioni necessarie alla difesa di Pirano (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.