• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

20 gennaio 1645 Gerolamo Giusto

Dispaccio del 31 gennaio 1645

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
per riverente essecutione di commandamento di Vostra Serenità, espressomi in ducali di 9 del passato, et capitatomi solo quattro giorni fa, con tutto il mio potere, et con ogni accuratezza, diedi principio alla formatione di rigorosissimo et diligentissimo processo per venir in chiaro degl’auttori dell’incendio, seguito li 20 novembre passato, del quartiero di questa fortezza, né potei mai haver alcun lume de’ colpevoli, non resta però che continuamente non invigili a tanto negotio, perché trovati i delinquenti habbino a sentire il giusto castigo d’un tanto fallo. Ma così come sin ad hora non ho saputo d’alcuno, così voglio credere sii stato accidentale, et la repentina et total rovina di quel quartiero, fu ch’all’hora soffiavano gagliardi venti, che resero vano ogni aiuto, et maggiormente lo fomentavano. La deliberatione prudentissima fatta dall’Eccellenze Vostre di mandare un perito che riconosca la necessaria spesa, e provigione di questa piazza riuscirà frutuosissima sicuro, che la mia servitù la farà conoscere a suo tempo alla Patria. Diedi con altre mie contezza alla Serenità Vostra dello stato di questa fortezza, non ridotto a tutta perfettione e senza alcun riparo; la città poi s’attrova in molto peggior conditione. Il territorio che confina con gl’Imperiali è senza alcun ostacolo. V’è il castello di Memoran, conosciuto a’ tempi andati dalle sue vestigie, rifugio di que’ popoli circonvicini, ma hora le mura per la sua antichità sono molto indebolite, oltre la poca cura che se n’è tenuto d’esso, per tanto reso inhabile ad ogni difesa. Ciò ho voluto rappresentare alla Serenità Vostra, et per zelo che professo alla Patria, et per corrisponder (come buono figliolo) in ogni occasione al debito naturale per riceverne con l’honore de’ publici commandi la corettione. Gratie etc.

Pola, l’ultimo genaro 1645.

Gerolamo Zusto, Conte e Proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.