20 marzo 1645 - 3 giugno 1645 Giovanni Loredan
Dispaccio del 20 marzo 1645
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
essendo mandato per begnità di Vostra Serenità, et col Maggior Consiglio, alla carica di questo castello et al governo di questo popullo, che s'attrova alli confini haustriaci, come è ben notto alla Serenità Sua, debbo come bon cittadino inviggillare che non li venghi fatto alcun pregiuditio, et massime attrovandossi certi terreni che s’addimandano le differentie; et essendo statto avisatto che un certo Iure Antolovich, sive Busich d'Antignana, s'habbi fatto licito quelli usurpare per un miglio sopra il Statto di Vostra Serenità, et con palli seratto la strada publica che non si può transitare, facendossi di quella pattroni, siminando quello che più l'agrada, che m’è convenuto andar sopra locco con li Giudici di questo castello et li più vecchi del locco, et con l'occhio proprio vedere questa verità, et in oltre si fa lecito con una quantità d’asenelli pascolar tutto questo territorio, et particolarmente in un locco che vien detto Feneda, che è preservatto per pascollo d’animalli da poveri suditi, et se dalli guardianni li viene deviatto, questo con una man di gente armata se gli oppone a viva forza, et con minatie fanno ch’essi guardiani si partano come di ciò ne ho in questa Cancelleria un processo; onde non si può più diffender li beni di Vostra Serenità, questo è quello che tante volte ha cagionatto alli rettori per diffesa d'essi confini andare in persona con tutto il populo, questo è quello che per tal causa ha havutto principio la guerra in Istria, parmi esser debbito mio apportar alla sua noticia il tutto, affine con il prudentissimo et sapientissimo suo giudicio dia quell’ordini che a caso tale parerà facci bisogno, remettendomi in tutto e per tutto al sapientissimo sapere di Vostra Serenità.
Di San Lorenzo, li 20 marzo 1645.
Zuanne Loredan, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 39.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.