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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 13 marzo 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
la Serenità Vostra con ducali di 16 febraro passato dirette all’Illustrissimo Sagredo mio precessore, per l’urgenza, che ritorna, di rinforzar l’armata, comanda la missione quanto prima dei cento huomini da remo da contribuirsi da questa provincia, che fu sospesa, per la morte del Serenissimo Erizo; e dal medesimo Illustrissimo mio precessore sono stati dati gl’ordini, acciò per li 20 del corrente siano detti huomini qui presentati, per esser incaminati a cotesta volta.
Nel sollecitarsi da me l’affare, ne’ brevi giorni che m’attrovo alla carica, cominciano a capitarmi diverse istanze con asseveranti espressioni esser impossibile, che possano, per il tempo suddetto dei 20, allestirli, per non potersi così tosto scuoder la tansa gettata per pagare li medesimi huomini in riguardo della povertà e miseria di questi popoli; e sì come io le vado considerando i lor doveri e l’importanza della presta espeditione, così, per facilitarla, non ho stimato di negare qualche breve dilatione, che vo’ concedendo. Dall’Illustrissimo signor Podestà di Pirano ricevo l’inserte lettere, che trasmetto in copia, le quali particolarmente contengono dichiaratione di prontezza di que’ sudditi nel concorrere al publico servitio; ma che per gl’aggravii sofferti il presente anno nella fabrica d’una muraglia con grossissima spesa, e per la contributione essibita volontariamente di ducati mille annui durante la guerra, con l’effettivo esborso della prima ratta, vogliano passar a’ piedi della Serenità Vostra ad esprimerle la loro impotenza di soggiacere alla contributione dei cento huomini sudetti, toccandone otto per la compartita fatta a quella terra. Ho risposto al medesimo Illustrissimo signor Podestà di Pirano che, conforme è mente publica il divertire tali riccorsi a Vostra Serenità, così co’ mezi di sua prudenza ne trattenga la mossa; nel mentre io, rappresentando lo stato in che s’attrova tutto quest’affare, attenderò nel particolare sudetto di que’ di Pirano li comandamenti dell’Eccellenze Vostre. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 13 marzo 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

Allegato: dispaccio del podestà di Dignano Dolfin al rettore di Capodistria, datato 11 marzo 1646 (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.