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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 24 giugno 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
il Capitan Zuanne Mageri di barc’armata, che assisté a questa guardia, navigando l’altra notte per questo Golfo, veduti due vasselli che venivano dalla parte di Trieste, accostatoseli, trovato ch’erano carichi di ferramenta, li ha condotti in questo porto, havendo uno arestato alla ponta Grossa, l’altro in mezo il Golfo, per mezo le rive di Grado. Dal constituto delli paroni di essi, e dalle polizze del carico, detti vasselli sono diretti, uno a Pescara, et l’altro a Rimini, essendo in essi azzale lire trecento ottanta tre, ferro lire cinquanta doi mille settecento quaranta cinque, tavole duicento, et una pietra di torchio d’oglio, il tutto di ragione di Francesco Bonomo, et di Francesco et fratelli Locatelli, mercanti da Trieste. Ho in conformità delle leggi dechiarito, che debbano pagar il doppio datio per recognitione del transito maritimo, et poi siano licentiati. Stimo mio debito portarne alla Serenità Vostra riverentissima notitia, rilevando il datio lire tre mille trentacinque, soldi 6; non parendomi di tralasciar d’accennarle esser doppo comparso avanti di me uno di essi Locatelli, nato suddito di cotesta Serenissima Republica a Bergamo, ma d’alcuni anni habitante a Trieste, con poco buon termine, negando la recognitione dovuta alla Serenità Vostra, non restando però di dirle, che per fermar uno di essi vasselli, che si rendeva inobediente, fu neccessitato il Capitanio sbarar le periere con la balla; il tutto per ciò che possa complire alla notitia dell’Eccellenze Vostre. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 24 giugno 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.