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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 11 luglio 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
l’haver i Turchi occupato Novegradi, come suppongo ne haverà havuti più avisi la Serenità Vostra, ha posto in timore di qualche infestatione di habitanti della terra di Valle, ove asseriscono che si sentivano le canonate, e sono comparsi avanti di me li Giudici della medesima terra, richiedendo l’armi e monitioni descritte nell’inserto foglio, e che io ne facia l’istanza alla Serenità Vostra. Nel medesimo foglio v’è la descrittione di quell’anime in numero di otto cento nonanta nove, duicento de’ quali habili a prender l’arme. Questa terra, se ben murata, non è però luogo da diffesa; tuttavia havendo armi potrebbono diffendersi da qualche tentativo nemico; e sì come non ho mancato d’inanimarli et assicurarli della publica protettione, così per loro consolatione porto le loro richieste all’Eccellenze Vostre per quello le parerà di deliberare. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 11 luglio 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

Allegato: nota delle armi necessarie alla difesa di Valle (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.