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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 1 agosto 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
le due barche arrestate del paron Ascanio d’Andrea, Mattio Cocca da Trieste, furono da me licentiate, stante l’assicuratione che fecero del datio per il transito maritimo con tanta robba; ed hora, essequendo le commissioni della Serenità Vostra in ducali di 21 del passato, ho fatto restituire la robba sudetta al paron Ascanio, venuto personalmente a riceverla, e quella della barca del Cocca, ch’era di ragione di Francesco Bonomo mercante, a’ suoi intervenienti, col precedente esborso di recognitione, commandata in dette ducali, di ducati dieci per barca, per la dispositione de’ quali neccessaria al Capitanio e soldati della barc’armata che fecero l’arresto, nel quale convenero por mano all’armi con sbari per la resistenza che incontrarono; attenderò i commandamenti dell’Eccellenze Vostre, onde non trascurino in avvenire di far il suo debito a pro de’ publici interessi. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ primo agosto 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.