28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 3 settembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
per la missione dei cent’huomini da remo ordinati dalla Serenità Vostra a questa provincia, conforme la compartita che fu fatta dall’Illustrissimo mio precessore, si sono usate da me tutte le maggiori diligenze per ridurne gl’obligati all’effetto, per la povertà de’ quali, che con gran difficoltà hanno potuto ritrovar il danaro di comprare li medesimi huomini, ho incontrato in dilattioni, non havendo potuto spedirne a gl’Eccellentissimi signori all’Armar, che nonanta uno, che sono stati admessi, rimanendo del rimanente diffettive le terre di Dignano di tre, Montona di due, che seben spediti, sono stati rimandati per inhabili, Rovigno di uno, Momiano pur di uno, per l’essentione del quale ha supplicato la Serenità Vostra, et San Lorenzo di due. Mentre vado continuando le maggiori premure, e sollecitudini, acciò intieramente adempiscano a’ suoi doveri, nei eccitamenti portati ai Communi di San Lorenzo, col mezo di mie lettere a quell’Illustrissimo signor Podestà, mi ha più volte risposto che per l’impotenza di quegl’habitanti con gran difficoltà si va riscuottendo il dinaro, et ultimamente, che con quella summa radunata, per non esser sufficiente, non trovano gl’intervenienti de’ medesimi Communi chi voglia prestarne il servitio, come pure loro stessi m’hanno rifferto. Hora, con lettere di detto Illustrissimo signor Podestà di San Lorenzo, è stato contato in questa Camera lire sette cento vinti otto, soldi 12, riscossi per conto di far la provisione di detti due huomini da remo, accennandomi che ne fa l’esborso in virtù delle commissioni della Serenità Vostra in ducali di 10 agosto passato, ricevute li 30 del medesimo; e perché non si ha osservato che dinaro di tal ragione si conti in detta Camera, mentre gl’interessati contribuenti v(anno) loro provedendo, chi con più, chi con minor summa di essi huomini, e con quel maggior vantaggio che possono havere; attenderò i commandamenti della Serenità Vostra torno la dispositione del danaro di sopra esborsato, per essequirli pontualmente col solito mio humilissimo ossequio. Gratie etc.
Capo d’Istria, a’ 3 settembre 1646.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.