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28 febbraio| 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 14 settembre| 1646|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
immediate che io ricevei le commissioni di cotesto Eccellentissimo Senato, in ducali di 28 luglio decorso, di portarle distinta informatione se questi sudditi inclinassero facilmente per propria diffesa a servir col solo biscotto in barche armate, riconoscendo la Serenità Vostra, che alcun numero di esse, destinate alla sola guardia de’ posti, valer potesse ad impedire il traghetto all’inimico, scrissi a gl’Illustrissimi Rettori della provintia di considerar a’ sudditi il paterno affetto della Serenità Vostra, e desiderio di preservarli da molestie che nella vicinanza dell’armi nemiche potessero esser inferite, per scoprire le loro inclinationi, ed ogn’altro particolare concernente l’affare. Questo paese, Serenissimo Prencipe, come le è noto, è vuoto d’habitanti, diminuiti anco assai coll’haversi per la loro miseria e povertà, abbandonando le mogli e figliuoli, volontariamente venduti alla galera, se bene ho havuto indolenze che ne siano diversi con arte stati levati e venduti per galeotti, e che questi siano in parte soldati di Cernide, come ho rilevato dal processo formato sopra li constituti dei parenti, e sapendo non esser mente della Serenità Vostra che da questa provintia, essausta d’habitanti, siano in tal maniera estratti, massime quelli che sono descritti soldati, prima di procedere però più avanti nel detto processo, attenderò il suo sapientissimo beneplacito e comando. Per prestar il servitio sudetto in barche armate non ho trovato in questa città e territorio pur uno che v’inclini, né riconosciuto alcuno habile a comando. Da Rovigno solo, luogo convenientemente florido di marinari e di genti, ho riportato che, quando havessero le paghe ordinarie, si prenderebbono pronti al servitio con loro Capi di Comandanti, e ch’ivi s’armerebbono almeno due barche; ch’è quel tutto che con la fervente applicatione mia io posso rifferire all’Eccellenze Vostre. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 14 settembre 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.