28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 18 ottobre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
è ritornata la persona espressa spedita a Lubiana, come con mie riverendissime di x accennai alla Serenità Vostra, per assicurarsi di quanto accade nella materia di sanità, e da più mano di lettere che riporta in risposta dello scritto colà da diversi di questi cittadini, si vede, che detta città gode perfettissima salute; esser ben vero, che due leghe lontano già un mese in una casa morsero cinque persone in due, tre giorni; ma que’ Proveditori alla Sanità, col medico di Fiume, andati a far la visione dei cadaveri, non trovarono alcun segno imaginabile di peste, ponendovi tuttavia buone guardie, e che doppo in quella villetta, né meno in altre vicine sia morto alcuno.
Che a Graz, per esser morti molti, si sospettava, che fosse la peste; ma che li medici dicevano, che era mal di petecchie, non dando prattica però ad alcuno che di là venga, facendoli andar al lazaretto a far la contumantia, se bene habbino aviso, che più ivi non ne muoiano.
Che nella Stiria e Cragno inferiore, come pure tra Saxenfeldt e Cilla vi siano molti luoghi infetti, descritti nell’inserto foglio in dette lettere inviato; e che li luoghi infetti discorsi dodeci leghe da Lubiana, siano mirabilmente custoditi, non dandosi prattica ad alcuno di quelli con fedi, né senza.
A questa parte s’usano con vigilando le necessarie diligenze, havendo stimato mio debito di riferir humilmente quanto di sopra alla Serenità Vostra, sì come in conformità facio all’Eccellentissimo Magistrato alla Sanità. Gratie etc.
Capodistria, a’ 18 ottobre 1646.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
Allegato: elenco dei luoghi infetti della Stiria e del Cragno inferiore (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.