28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 27 ottobre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in conformità delle commissioni ben risolute della Serenità Vostra in ducali di 30 giugno e 25 passati per il bisogno molto urgente di biada per le militie, ho procurato di venir in vera cognitione della quantità raccolta in questa provincia, con rigorosi proclami, che sia tutta notificata e riservata a publica dispositione, havendo ciò fatto col mezo di mie lettere a gl’Illustrissimi Rettori della medesima provincia, non raccogliendosene nel territorio di questa città, li quali in risposta mi significano che per il gran secco, tenuissimo è stato il raccolto; e dalle polize havute solo questi giorni vedo esserne stata notificata due mille stara, avisandomi esser il prezzo corrente di lire sei lo staro, oltre le spese della condotta al luogo che venisse comandato dalla Serenità Vostra; alla quale accenno humilmente che, risolvendo di riceverla per conto publico, fa di mestieri di non ritardare a dar gl’ordini necessarii, perché, attrovandosi la maggior in mano di povere persone, tutto che le sia stato imposto di non essitarla, ma riservarla pronta ad ogni publico cenno, facilmente s’anderà diminuendo la summa, della quale anco qualche quantità dovrà esser riservata per le semenze, come molti si sono espressi; onde stimo, per mio riverentissimo senso, che solo di mille quattrocento stara in circa se ne possa far capitale, col levarla quanto prima dalle mani de’ patroni. Tanto m’occorre portare a notitia della Serenità Vostra dell’operatione colla debolezza mia, per essecutione pontuale de’ publici comandamenti. Gratie etc.
Capo d’Istria, a’ 27 ottobre 1646.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.