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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 27 ottobre 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
questa fedelissima città, altrettanto riguardevole quanto ristretta de’ cittadini, diminuiti nel passato contaggio, oltre molte altre famiglie in diversi tempi estinte, s’attrova colma di debiti ed in deplorabile stato. Convocato perciò il suo Conseglio, vintillato il modo di poter sodisfar i debiti ed ampliar l’ordine de’ cittadini, hanno presa parte d’aggregarne altre famiglie, che con l’offerta di ducatti mille saranno riconosciute meritevoli, con le condittioni nella medesima parte espresse. Si dichiarano però alcune famiglie desiderose d’esser adorne di questa cittadinanza, ed io, sodisfacendo alla richiesta de’ rappresentanti la città stessa, qui inserta trasmetto detta parte in copia a’ piedi della Serenità Vostra, acciò si degni, conferme e humilmente supplicata, donarle lo spirito col sovrano suo decreto. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 27 ottobre 1646,

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

Allegato: copia di una delibera del Consiglio di Capodistria, datata 9 settembre 1646 (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.