28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 9 novembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
la notte passata, forse per la sopravenienza di certo poco terramotto sentitosi, è caduta la muraglia che sosteneva il terrapieno appoggiato a questo castello di San Leone, ascendente fra lunghezza et altezza a passi quadri trenta in tutto, per il che si vede non meno rovinosa e cadente la stanza che soprasta al corpo di guardia, et la parte più pratticata d’esso castello, ma il terrapieno stesso sopra il quale è posto il canone di Vostra Serenità, che per questo pericolo ho comandato si ritiri.
Il rimedio per il publico vantaggio e servitio, non è che il porvi mano con celerità, poiché, differendosi, le crescenti e fortune del mare penetrando et asportando i terreni, indeboliranno le mura del medesimo castello, e causeranno dispendii ben grandi. Con tutta diligenza et accuratezza mi son portato al luogo del bisogno, e da perito fatta osservare la spesa necessaria al ristauro, ha trovato ascendere a lire ottocento vinti quattro, come dall’inserta sua poliza con giuramento, e ne porto riverentissima notitia alla Serenità Vostra, acciò possa dare quegl’ordini che la pareranno necessarii. Gratie etc.
Capo d’Istria, a’ 9 novembre 1646.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
Allegato: nota delle spese occorrenti per la restaurazione delle mura (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.