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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 17 novembre 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
in mie riverentissime di 8 del corrente ho humilmente replicato alla Serenità Vostra quanto sia pregiuditiale al publico servitio il ritardare le risolutioni per il ristauro delle mura cadute di questa città, e torno la costruttione del baloardo, riparo tanto bramato da’ sudditi, coll’inviar all’Eccellenze Vostre la copia della scrittura dell’Ingegnier Santa Colomba, la cui opinione torno detta fortificatione solo ritardava il por mano all’opera. Hora intendo che detto Ingegniere sia stato destinato in Candia dalla Serenità Vostra, la quale, commandando l’opera sudetta già deliberata, con sola riserva però che da Ingegnier fosse riveduta, parendole neccessaria l’assistenza del medesimo Santa Colomba, che ha fatto sopra il luogo del bisogno i calcoli della spesa, e riconosciuta valevole la fortificatione, le ne faccio riverente mottivo, acciò possa delliberare quello stimerà la somma sua sapienza. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 17 novembre 1646.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.