28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 28 dicembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
con tutta diligenza, havuto l’aviso che si fosse scoperto il mal contaggioso nel Regno, anco in lettere dei 9 novembre decorso di cotesto Eccellentissimo Magistrato alla Sanità, conforme a’ comandamenti del medesimo, scrissi per questa provintia gl’ordini prossimi d’avvertenza e vigilanza in affare di tanto riguardo, al quale ben necessaria era la sapientissima elettione fatta dalla Serenità Vostra di particolar Proveditore, che con l’impiego tutto assista a materia di tant’importanza. Io colla mia debolezza continuerò nello star avertito, che non sia auta prattica a’ vascelli che capitino di Levante, et nell’osservar tutti i riguardi commandati dall’Eccellenze Vostre, et alla dispositione degl’ordini che anderà distribuendo la molta prudenza dell’Illustrissimo Proveditor eletto, corrisponderà l’accuratezza e zelo mio nell’adempire a’ proprii doveri, e ben servirò la Serenità Vostra. Gratie etc.
Capo d’Istria, a’ 28 decembre 1646.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.