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26 settembre 1795 Andrea Querini

Dispaccio del 9 novembre 1796

N. 51

Serenissimo Principe,
col precedente divoto mio numero 50 mi sono fatto sollecito di umiliar a sovrana notizia dell’Eccellentissimo Senato i documenti, che avvisano le odierne disposizioni della reggenza di Algeri di agir ostilmente contro la Serenissima patria.
In oggi con espresso Pedone l’Illustrissimo capitano delle Navi ser Domenico Duodo, che tuttavia esiste nelle acque di Castel Novo, nel ripetermi la stessa notizia, mi trasmette il pubblico piego, nella fiducia che sia da me sollecitata la missione a Vostra Serenità.
Approfitto di privato incontro, che a tempo mi si offre, onde la pubblica maturità dia il peso conveniente, che crede, nella molesta insorgenza.
Dal mio canto non ho lasciato circolare l’avviso alle suddite marittime popolazioni a lor regola, e difesa: il di più dipende dal pubblico consiglio.
Niuna nuova sinistra incidenza, dietro gli ultimi rapporti, nelle due infette ville del territorio d’Imoschi.
Dal dì del primo sviluppo ventisei individui furono aggrediti dal miasma, e tutti, a riserva di un vecchio, sono miseramente periti di contagio. Grazie.
Zara 9 novembre 1796.
Andrea Querini Provveditore Generale in Dalmazia e Albania.

Nota: Arrivato il 24 novembre.

A.S. Venezia, Senato, Dispacci, Provveditori da Terra e da Mar e altre cariche, b. 467 (ex 662).
Trascrizione di Guglielmo Zanelli.



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