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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 16 gennaio 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
sono capitati in questa Camera li mille ducatti destinati dalla Serenità Vostra fino li 2 novembre passato per la compreda della biada, ch’espedirò all’Eccellentissimo signor Proveditor General a Zara con li conti dello speso, e con tutt’i maggiori vantaggi, conforme a i publici comandamenti.
Torno la provisione di fieni e paglia d’avena per li bisogni di Dalmatia, che hora mi commette la Serenità Vostra, esserciterò pure tutta l’applicatione mia, dovendo però accennarle che per le gran sicità corse, che hanno causata tenuissima la raccolta di biada, come significai, che dalla descrittione fatta per la provintia, per quello appare dalle note inviatemi da gl’Illustrissimi Rettori, essendo a due mille stara solamente, la quale per la povertà grande del paese dubito che in gran parte sarà a quest’hora diminuita, non ostante gl’ordini rigorosi, che fosse riservata a publica dispositione.
Dalla quantità poca della biada n’è conseguita anco la ristrettezza della paglia, che con poco fieno che s’è raccolto, non sarà sufficiente per li proprii animali degl’habitanti.
Io però farò tutto ‘l possibile di mia debolezza, onde ne derivi qualche frutto a’ publici interessi anco in questa occorrenza.
Arrivò l’Eccellentissimo Canal, Proveditor alla Sanità, et ha con somma diligenza dispensati li suoi prudentissimi ordini per la provintia, e sarà da me corrisposto con tutta prontezza, propria de’ miei doveri.
Da lettere fresche dei Proveditori alla Sanità di Lubiana a questi della città, il mal contaggioso si fa ancora sentire nella città di Civa (?), nelli contorni della Stiria, nella valle di Tochino, e nel Cragno inferiore in alcquanti luochi. Ne porto riverentissimo l’avviso per quello può complire alla notitia della Serenità Vostra. Gratie etc.

Capodistria, a’ 16 genaro 1647.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.