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29 giugno 1645 Paulo Dolfin

Dispaccio del 24 aprile 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
con ducali di 27 gennaro passato assicurò la Serenità Vostra questi suoi poveri ma fedelissimi sudditi di haver consideratione alle loro humil ricchieste di provissioni de munitioni per difesa, nella occorenze presenti in caso di bisogno, così di questa terra come delle proprie loro vite, et perché vedono essersi la città di Capo d’Istria provista e passata con tutte le cose neccessarie, riccorre per tanto di novo con ogni humiltà maggiore questo divoto suo populo a’ piedi della Serenità Vostra, et riverente la supplica haver riguardo al loro infelice stato, poiché si ritrovano non solo sprovisti, come si ha notificato alla Serenità Vostra, di polvere, corda, balle, letti d’artigliaria, moschetti et cose simili; ma ancora la muraglia della terra in alcune parti quasi cadente, come con l’occhio proprio ha veduto l’Eccellentissimo signor Alvise Sagredo già Podestà e Capitanio di Capodistria, non difidano della singolar sua prudenza e virtù, ma si rendono certi che non sarano dalla benignità di Vostra Serenità abbandonati. Gratia etc.

Muggia, li 25 aprile 1646.

Paulo Dolfin, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.