20 gennaio 1645 Gerolamo Giusto
Dispaccio del 20 settembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
il natural mio debito, e l’immenso desiderio di servir sempre la Serenità Vostra in tutte l’occorenze; ho stimato proprio inviar la qui ingionta supplica presentatami dal Capo Miscula Prettolich et Zorzi Orlandich, per nome loro et di altri suoi compagni, in tutto al numero di dieci, vicini di Novegradi fuggitti dalle mani del barbaro nemico, riccercandomi volesse, come Giudice Delegato dall’Eccellentissimo Senato, investirli nella punta delle Merlere sotto Lisignano, villa di questa giurisditione, che parte di essa punta è communale, et parte di raggion propria dell’Illustrissimo signor Augustin Moro, non intendendo punto quando però paresse alla Serenità Vostra concedergliela di pregiudicare alli letigimi Proveditori, ma contribuirli annuatim l’affitto quel tanto sarà di giusto et di dovere, con mottivo anco ne possi cappitar in maggior numero di detto luoco per venir a recoverarsi in questa giurisdittione.
Di questo fatto ho voluto darne parte alla Serenità Vostra, dalla qual estarò attendendo le sapientissime sue delliberationi, in tanto gradirà la Sublimità Vostra l’espressione di questi miei deboli ma riverenti sensi, partoriti dal zello dell’affettuosa mia applicatione verso il publico servitio, per il quale l’opera, la fattica e la vita stessa sarò per consecrare in qual si sia tempo e in ogni occorenza. Gratie etc.
Pola, li 20 settembre 1646.
Gerolamo Zusto, Conte et Proveditor.
Allegato: supplica dei capi morlacchi Micula Prettolich e Zorzi Orlandich (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.