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16 novembre 1646 Domenico Orio

Dispaccio del 16 novembre 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
nell’osservanza del supremo comando di Vostra Serenità et nell’eccittamento del proprio debito ho applicato ogni mia cura in questi pochi giorni che m’attrovo a questa carica, et havendo particolarmente ritrovata molto stretta questa città et Fontico di grano, essendosi questi sudditi prevalsi della maggior parte di esso per seminarlo; onde, havendo posto ogni mia applicatione al governo di questi sudditti, ho fatto far publico proclama, che tutti quelli che havessero formenti devessero venirli a dar in notta per poter far le proviggioni neccessarie; che pochi pure sono comparsi, il che devo portar a notitia della Serenità Vostra, come anco de haver datto altri ordini per saper la quantità di biava da cavallo che s’attrova, prevedendo il bisogno che di quella possa essere nella Dalmatia. Dalli novi habitanti di Nove Gradi mi vengono fatte instanze perché mi porti sopra il loco per assegnar loro quel terren che stimerò di giustitia; il che essequirò con primo tempo, senza alcun aggravio delli medesimi, havendo in tanto per le loro humilissime preghiere fatto quelli suffragare di mezo staro di formento per fameglia, in tutta summa de stara cinque, il che li ha resi molto consolati, né mancherò insinuar nell’animi loro il servitio di Vostra Serenità; et così con questo, come in ogn’altra cosa di publico servitio, impiegarò sempre con ogni prontezza quel più che potrà derivare dalla mia debolezza a pro della Serenità Vostra, alla quale humilmente m’inchino. Gratie etc.

Pola, li 16 novembre 1646.

Domenico Orio, Conte e Proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.