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16 novembre 1646 Domenico Orio

Dispaccio del 17 dicembre 1646

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
si introdussero in questa città sabbato mattina tre huomini che venivano dal Contado di Pisino, che, osservati all’hora di vespro da Zorzi Petrezich, habitante nella villa di Marzana, bandito dal Contado medesimo, capitò questo da me Conte e Proveditor refferendo che vi eran tre, tra quali un Turco che andava osservando questi siti, e diedi l’ordine per la retentione di essi al mio Cavalaro, che, assistito da una manica di moschettieri, li fermò, et conducendoli per innanzi la casa di me Proveditore, per i riguardi militari, li feci condurre a me; e dopo qualche superficiale interrogatione, presi di constituirli formalmente, per haver da loro a parte quello si poteva col loro essame; confessorno ch’eran priggioni nel castello di Pisino, e che uno di questi, che facea l’officiale in quel castello, riconoscendo la debolezza della muraglia delle carceri, rissolsero con frattura tentar la fuga, come le succedé il martedì notte caduto. Che il Turco fusse priggione a prima staggione, et loro di poche giornate imputati di furto, facendosi il giovane, chiamato Turco Polacco, et li due compagni dicono essere stato riconosciuto per tale. Dominica capitò per messo esposto lettera direttaci acciò si facesse le diligenze per il giovane Turco, richiedendo il Capitanio di Pisin la persona sua, come l’Eccellenze Vostre vedranno dall’ingionta copia, come pure la risposta fattagli; alla Serenità Vostra portiamo l’affare per haverne li publici compiacimenti. Gratie etc.

Pola, li 17 decembre 1646.

Domenico Orio, Conte e Proveditor.

Zustignan Zustignan, Proveditor Estraordinario.

Allegato: dispacci riguardanti il prigioniero turco (2 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.