16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 24 dicembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
nell’osservanza del supremo commando di Vostra Serenità, riccevuto in ducali di 19 del corente, hoggi capitatemi, et nell’eccitamento del proprio debito, applicarò ogni mia cura in tutto quello mi vienne commesso dalla Serenità Vostra, et procurerò con ogni spirito opperare nell’essercitar la dispostissima, et obligata, volontà mia in quelle cose che potranno essere di gusto et sodisfattione dell’Eccellenze Vostre, nel tempo concessoli all’Eccellentissimo signor Proveditor Estraordinario Zustignan; né altro bramarei d’avvantaggio che continuare nel modo et maniera ha opperato detto Eccellentissimo Signore Senatore, attissimo a questo et maggior carico; ne porterò riverentemente a’ notitia l’opperato da me, accertandoLe che io vivo desiderosissimo d’impiegar la mia debolezza, et d’essercitarmi fruttuoso al publico in servitio sempre della Serenità Vostra et dell’Eccellenze Vostre. Gratie etc.
Pola, li 24 decembre 1646.
Domenico Orio, Conte e Proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.