23 agosto 1646 Giustignano Giustinian
Dispaccio del 25 settembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
con l’occasione della galera Contarina, commandata dall’Illustrissimo Marc’Antonio Minotto, capitata hieri sera in quello porto, ricevo con lettere dell’Eccellentissimo signor Gabriel Zorzi, Proveditor Estraordinario in Golfo, ducati quattro mille cento quattro e lire una, che sono delli destinati dalla Serenità Vostra per queste fortificationi. Io andarò, conforme al bisogno, spendendo con la mira al publico vantaggio, avanzandosi questa fortificatione con tutta solecitudine nel lavoro delle pietre, essendomi riuscito ritrovar taglia pietra per queste terre di buona attitudine, coll’accennato vantaggio, e che spero qualch’altro questi giorni da Fiume impartire, giovandomi credere che col rinforzo di questi, e l’arrivo di sei vascelli di pietre carricate in Rovigno, che altro non attendono che il tempo per condursi in porto alla fabrica di questo scoglio, che entro al mese venturo possi esser certamente il belluardo in stato di diffesa, et di potervisi alloggiare con riputattione il cannone, faccia Dio che per la sua misericordia stia lontana l’occasione.
Non devo tralasciare di rendere humilissime e devote gratie all’Eccellenze Vostre dell’honore fatto alla mia debolezza con la concessione dell’auttorità per promulgar li bandi all’opera manuale alle misere persone di queste provincie; me ne valerò con le cautelle prescritte, e mi è incontrato accomodarne alcuni oltre quelli aggiustati dall’Eccellentissimo signor Zorzi mio precessore, che lavoravano in numero di 18, e questo Illustrissimo signor Conte Giulio, col solito di sua carità verso il publico, ne obliga alcuno ancora suoi sottoposti (...)minali, rimarcando sempre con gloria le forme di suo governo. Dell’offitio Eccellentissimo della Sanità fu espedito il medico deliberato dall’Eccellenze Vostre, qual riesce di esquisita intelligenza, e si fa conoscer per la quantità d’amalati che estraordinariamente si trova in questa città, come pure tra’ soldati e maistranze alcuni se ne trovano, havendosi trovato nella casa dell’Illustrissimo signor Proveditore tutti caduti li servitori, e nella mia la maggior parte con la morte d’uno. Riuscirà più il necessario per riparare dalle piove e dalli venti, che estraordinariamente soffiano, doi tende da galera per coprire li taglia pietra dall’ingiurie, ove portarà il bisogno al loco per il lavoro delle pietre, e, riuscendo queste per la facilità del trasporto molto proprie, se fossero anco usate, tanto basterebbe; con tutta divotione del mio animo ne supplico l’Eccellenze Vostre della deliberattione. Gratie etc.
Pola, li 25 settembre 1646.
Zustignan Zustignan, Proveditor Estraordinario.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.