23 agosto 1646 Giustignano Giustinian
Dispaccio del 8 dicembre 1646
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
le commissioni della Serenità Vostra con tutta humiliatione ricevo (...) ducali di 19 ottobre prossimo decorso, perché a questo ingegnero Mattio Menier sia fatto corrisponder al suo mensuale stipendio da questa Camera, che non attrovandovisi questa, né altro danaro publico che quello che dall’Eccellenze Vostre con tanta benignità fidato a mia divotione, ove havuto sopra le considerationi, ho fatto a esso Menier corrispondere la mesata corrente di ducati cento e vinti, e quando dall’Eccellenze Vostre non mi sarà commandato in contrario, continuarò la forma principiata credendo incontrar le loro volontà in queste distributioni da me mal volentieri essercitate.
La fabrica va avanzando, e piacendo a Dio lunedì mattina si darà principio a mettere il penultimo ordine a capitar a cordone del belluardo, né mancherà da vantaggio fornito questo che altro corso d’altezza meno di due piè.
La forma della fabrica Serenissimo Principe la vo’ scoprendo tutti i giorni di somma rilevanza, seben lontana da mia capacità, e n’hebbi pure discorso nel passaggio che fece il signor Conte Ferdinando la settimana a dietro, che mi favorì (...)lloggio in questa mia casa, et la mattina sopra il loco (...) ingegnero si hebbe con quel signor Illustrissimo conveniente discorso per (...) affare; mi dolsi pure che nel mio desiderio di servire all’Eccellentissimo signor Proveditor Moresini, che venne di Dalmatia a ripatriare, non hebbi fortuna questi ultimi giorni di servirlo anco la mattina di sua partenza, poiché capitato io al scoglio da una parte quel signore Eccellentissimo con l’Illustrissimo Governator Marc’Antonio Minotto, Geronimo Battaglia, e qualche altri signori che lo servivano eranosi imbarcati dall’altra parte, né mi restò che riverirli in poca lontananza con l’animo; io stimarei sempre però con mia humiliatione riflettibile da novo questo sito, e qualche altri vicini, come di Veruda et Promontor, sito particolare riconosciuto da me con l’interrogationi de’ paesani, che mi fecero vedere tre bocche che introducon in porto aggiatamente ogni vassello, essendo questo sufficiente d’acqua fino alla fronte della villa di Pomero, guarnito da tre fontane dalla parte promontoria, due de’ quali riconobbi io, et altra m’asserì quel religgioso esser più avanzata alla ponta di quel sito, et m’accertorno che queste tutte le staggioni non mancano d’acqua.
Il sito di qua per terra non è più lontano, che sette agevolissime miglia, ove si pratica tutte le giornate con gl’animali e carri; questo risolsi di vedere Eccellentissimi signori sperando per il compatibile accidente di nostra casa mia liberatione dalle munifici mani dell’Eccellenze Vostre, per esprimere con tutta divotione, e con fine di vero cittadino, miei humilissimi sensi; ma, trovandomi mal incaminata questa speranza, creduta per le cause agevolissime, non posso che de novo supplicar col profondo di mio animo di qualche mese di licenza, per potermi condurre ad agevolare l’interessi di nostra casa, massime che nelle feste di questo santissimo Natale, converassi restar l’opera qualche settimana abbandonata per la necessaria licenza a maestranza, de’ quali interessi io ne ho l’instruttioni maggiori per le parti, che sovente l’amatissimo signor Proveditore mio padre, di memoria in me inestinguibile, con le sue tenerezze meco ne faceva parte.
Confido che dalla benignità dell’Eccellenze Vostre non mi sarà né anco negato questo, creduto da me giusto sollievo a creatura che gl’antenati non tesero mai che a cimentare con le sostanze in tanti publici servitii, con intera fedeltà la vita. Apprimisi, Padri Eccellentissimi, il modo di seguitare li restanti giorni di mia vita, il modo di continuato mio servire, et agevolare l’educationi di quattro nepoti che al lor tempo possino ridursi in qualche habilità di servitio per la patria. Escusino, che genuflesso cadauno dell’Eccellenze Vostre con intiera humiltà ne le supplico de’ miei devoti sentimenti, ch’altro certo non bramano che il servitio della Serenità Vostra. Gratie etc.
Pola, li 8 decembre 1646.
Zustignan Zustignan, Proveditor Estraordinario.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.