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29 settembre 1647 Leonardo Contarini

Dispaccio del 18 ottobre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
al mio arrivo a questo Reggimento tuolsi per mano l’affare importantissimo de’ galeotti per ridurlo colle applicationi più vive a perfettione, e ne scrissi imediate le publiche premure agl’Illustrissimi Rettori della provincia, perché risolutamente facessero sapere a’ Capi delle Communità diffettive l’adempimento delle proprie incombenze; ed hora, vedendo a me replicate l’espressioni di Vostra Serenità, ho aggionto eccitamenti, acciò che senza punto alterarsi la compartita, o l’uso vecchio, ma col starsi sul deliberato, più non si ritardi la consegna de’ stessi galeotti, havend’io ispedito le lettere in diligenza, e n’attendo gl’avvisi per portarne all’Eccellenze Vostre l’operato, in sodisfattione di mio riverentissimo debito.
Perché quanto più abbondante confluisca in cotesta città la condotta delle legne, invigilarò incessantemente presso le regole da me prescritte nella provincia, d’obligar chi attende a tal traffico di portar responsali in conformità della mente di Vostra Serenità.
Sono intento a rivedere lo stato di questa Camera, per contribuirvi a questa, poi al Monte, al Fontico ed ad altri bisogni le più fruttuose assistenze, mentre da questi luochi dipendono e vantaggi publici, e commodi a questi popoli; et all’ordine d’ogni particolare degno della notitia di cotest’Eccellentissimo Senato, e senza tedio dell’Eccellenze Vostre nelle altre gravissime ocupationi, incontrarò le parti della mia filial divotione. Gratie etc.

Capodistria, 12 ottobre 1647.

Lunardo Contarini, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.