29 settembre 1647 Leonardo Contarini
Dispaccio del 1 novembre 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
nelle cose rivedute da me ne’ primi giorni che capitai a questo Reggimento, delle principali riconobbi, necessaria d’applicatione e d’assistenza, il stato rovinoso d’alcuni di questi magazeni de’ sali; e per divertirne i publici detrimenti, feci sapere a’ patroni che ben tosto venissero restaurati, suspendend’io in tanto i pagamenti che da questa Camera le vengono giust’al solito corrisposti; e mentre son pure in diligenza dell’effetto prima che maggiormente s’inoltri nel verno, ricevo le commissioni di Vostra Serenità, e saranno da me eseguite puntualmente, havend’hoggi anche scritto al signor Podestà di Muggia, perché m’avvisi l’occorrenza precisa del settimo magazeno per provedere oportunamente.
A’ signori Rettori della provincia mando la termination Pasqualiga, perché sia registrata in quelle Camere a notitia anche de’ successori, colla partecipatione della publica risolutissima volontà, acciò che in avvenire non si riscuotino da’ debitori de’ Fontici, Scuole et Communità le pene senza gl’effettivi esborsi de’ capitali, ed in quest’affare, ben proprio de’ maggiori riflessi, sarò vigilante; e in tanto, con lettere aggiustate, premo nell’esecutione per rimovere l’abuso, tanto dannabile quanto pregiudiciale al publico interesse, e, penetrando diversamente, esercitarò l’auttorità compartitami dall’Eccellenze Vostre.
Restano notificate a’ Bombardieri le deliberationi di cotesto Eccellentissimo Senato, e sì come nell’humiliatione sono pronti a contribuire la propria portione del volontario donativo delli 100 ducati mensuali, così devo in questo proposito riverentemente significare a Vostra Serenità, che vedend’io negletta l’esigenza dello stesso donativo, del quale s’attrovava debitrice la Communità, di ducati due mille cento, oltre li ducati seicento a’ 10 maggio scorso contati in Cecca, ravivai gl’eccitamenti più efficaci, da’ quali, nel mese che vi sono alla carica, ho conseguito d’haver in Cassa quattrocento ducati, e, conforme alla mente dell’Eccellenze Vostre, espressa all’Illustrissimo mio precessore, con questo danaro si darà principio alla restauratione di queste mura, ch’apunto hoggi, per maggior vantaggio, con proclama ho invitato a presentar le polizze secrette ch’intendesse appaltar il lavoro, e continuarò nelle sollecitudini per esigere il restante amorevolmente a sodisfattion publica.
Capodistria, primo novembre 1647.
Lunardo Contarini, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.