• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

26 settembre 1795 Andrea Querini

Dispaccio del 24 ottobre 1795

N. (senza numero).

Serenissimo Principe,
dopo sei giorni di viaggio troppo tranquillo, perchè senza favor de' venti, ho potuto afferrar questo Porto a solo merito della ciurma, la cui insistente vigoria mi scemò il tedio di un molesto, ed insolito soggiorno.
Esauriti brevemente gli atti consueti di reciproca ufficiosità l'Eccellentissimo Precessore Marini in ben diffusa Relazione dettagliando sui punti più essenziali la costituzione delle due Provincie, mi ha informato degli affari interni, ed esterni ancora giacenti.
Io vado tuttavia divisando il tempo, e il modo, onde condurmi di posto in posto all’intelligenza di cadauno, per prender poi regola dalle di lui savie indicazioni, non meno che dalle Pubbliche massime: fondamento non dubbio all’esattezza del Servizio.
Dietro di queste traccie, ed in iscorta ai documenti emanati dalla sapienza dell'Eccellentissimo Senato, sperar posso di non errare nella propria condotta, in riserva di rendere a Vostra Serenità opportunamente ragione di quanto averò intrapreso, ed eseguito in riscontro d’ossequio, e per l’impegno nel carico.
Troppo interessante per tutti i riguardi l’argomento della salute, esso ha attratte le prime mie applicazioni, se non che la implicanza de rapporti giustificano la perplessità del Consiglio, e l’incertezza de Provvedimenti opportuni.
Comunque però il tenor de rapporti medesimi, tra loro alternanti tra la fiducia, e l’apprensione, ne avrebbe agevolato il preciso sviluppo la comprovata integrità dei due abili Ufficiali Tenente Collonello Sinobad, e Collonello Danese incaricati di personal sopraluogo nelle [dizioni] ottomane dall’Eccellentissimo Magistrato alla Sanità con onorevole diretta Commissione.
Esatti in prestarvisi s’incamminarono al loro destino; ma il Capitanio di Livno, affettando un difetto di facoltà senza un espresso assenso del Visir Comandante in Bossina, precluse loro l’adito alla continuazione del viaggio, e ve li astrinse a retrocedere a Sign in attenzione dei decisivi riscontri.
Questo contrattempo preveduto dalle voci comuni (lo che rende sospetta viepiù la direzione, e rifiuto dell’Estero Comandante) protrae lo scioglimento di un enigma quanto misterioso altrettanto interessante.
Dal tempo, e dal fatto io prenderò consiglio, senza abbandonarmi troppo facilmente alle vaghe disseminazioni di chi o per timore esagera troppo, o per soverchia confidenza nulla apprende, e poco riflette.
In qualunque evento la salvezza della Nazione, non disgiunta da eminenti oggetti, sarò il primo scopo de miei voti che non perderanno di vista le giuste convenienze dell’erario; e la giustizia dell’Eccellentissimo Senato animerà gli sforzi di un onorato zelo, che non contempla che l’onor di servir utilmente.
Il cadetto Zuanne Foscarini Filaretto descritto nella Compagnia Capitan Xifcovich erasi meco ridotto per seguir il suo dovere alle proprie Insegne. Passata la Compagnia medesima all’obbedienza dell’Eccellentissimo Savio alla Scrittura col regresso dell’Eccellentissimo Precessor fu trattenuto dalla Carica per servirla in figura di aiutante per deficienza di Ufficiali subalterni di questo Presidio impegnati in altre essenziali occupazioni di pubblico servizio. Confida assentito dai voti clementi di Vostra Serenità l’odierno di lui trattenimento senza danno ai successivi di lui aspiri.
Riconosciuta che abbia l’attual configurazione della Milizia in queste Provincie, sarà impegno della mia doverosa esattezza il presentarne con ingenuo rapporto lo stato ai Sovrani riflessi per norma delle relative provvide deliberazioni.
Grazie.
Zara, 24 ottobre 1795.
Andrea Querini Provveditor Generale di Dalmazia et Albania.

Nota: Arrivato il 3 novembre 1795.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Provveditori da Terra e da Mar e altre cariche, b. 467 (ex 662).
Trascrizione di Guglielmo Zanelli.