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29 settembre 1647 Leonardo Contarini

Dispaccio del 10 dicembre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
nelle diligenze acuratissime che contribuisce il Generale di questa barc’armata a diversione de’ contrabandi e pregiuditii de’ publici interessi, trovò presso Pirano una barca di semenza di lino venuta da Puglia, e perché Nicolò Passera, Imperiale, che navigava, confessò esservi per andar a Trieste, fu fermata, e condotta in questo porto.
Colle dirrettioni delle leggi in proposito del transito per i mari di Vostre Eccellenze, che commandano che sia pagata la recognitione, obligai l’istesso paron Passera a sodisfare la medesima recognitione, et eseguire le parti, che conosco mio riverentissimo debito ‘l sostentarle al segno maggiore, il quale ricorso a Lorenzo Tetta, col mezo di questo è stato rappresentato a Vostra Serenità che si pretenda da’ ministri ‘l doppio datio, et che si tiene tuttavia impedita la barca con pregiudicio della mercantia e del mercante; assertioni tanto repugnanti al vero, quanto non s’ha preteso altro che la sola recognitione appoggiata alle leggi sudette, et che quattro giorni dopo l’arresto, date le cautioni, poteva partire, come bene n’esprime la mia terminatione inserita nel processo, che giusta le leggi trasmetto agl’Eccellentissimi signori sopra Datii, con l’espressioni più vive del mio inseparabil zelo verso i publici vantaggi, e le pienissime sodisfationi di Vostre Eccellenze. Gratie etc.

Capodistria, 10 decembre 1647.

Lunardo Contarini, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.