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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 14 aprile 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
li più vivi eccitamenti sono da me stati dati alli rappresentanti questà città la sodisfattione del volontario donativo offerto alla Serenità Vostra di ducatti cento al mese, durante la guerra, e dovendo questi la maggior parte esser cavati da’ cittadini col mezo di tanse che si sono gettate, oltre la difficoltà della propria loro miseria, vi sono nate molte contese sopra esse tanse, non ancora suppite, seben procuratoli da me con tutta l’applicatione mia, sperando però, che in breve saranno terminate, e s’adempirà all’essattione, mediante la buona raccolta che hanno fatto d’ogli, non havendo altra entrata che questa da cavar danaro, e se ben mandate perciò contra particolari dalla Communità essecutioni, è stato evidentemente riconosciuto necessario fin’hora di sospenderle, per l’impotenza patente de’ sudditi.
La Serenità Vostra, in ducali di 28 luglio passato, con l’Eccellentissimo Senato deliberò che il denaro di detta volontaria essibitione fosse impiegato nel resarcimento delle mura cadute di questa città, che però, havendomi eccitato gl’Eccellentissimi signori Sopraintendenti alle Decime del Clero di trasmettere il detto denaro, con mie di 5 agosto sussequente significai loro questa publica volontà. Seicento ducatti fin hora si sono scossi, li quali trasmetto all’Eccellentissimo signor Conservator del Deposito in Cecca, sollecitando a tutto potere la rimanente essattione, che deve esser impiegata, conforme a’ comandamenti dell’Eccellenze Vostre, nella restauratione di dette mura, havendo stimato di facilitarla coll’inviar colà lo scosso, perché, desiderando molto i cittadini la medesima restauratione, le servirà di stimolo nell’accellerare la sodisfattione del loro debito. Tanto mi occorre portar riverentissimo alla notitia dell’Eccellenze Vostre, in essecutione delle commissioni riccevute in ducali ultimamente capitatami. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 14 aprile 1647.

Marc’Antonio Grimani, Podestà et Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.