28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani
Dispaccio del 24 aprile 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
nell’humilissime mie di 15 rappresentai alla Serenità Vostra esser stato condotto costà con arte e violenza Sebastian Gasparich da Senosezza, Imperiale, da chi voleva venderlo per huomo da remo; e nella continuatione del processo ho rilevato che, uscito di barca alla riva de’ Schiavoni, prendesse la fugga, e se ben inseguito, e fermato dal patron Francesco Morato, che con altri l’haveva condotto, havute lettere detto Morato da sua moglie che perciò contra di lui si formava qui processo, l’ha lasciato in libertà, e se ne è ritornato a casa sua. Cessando per ciò l’occasione di operare, che detto Sebastian sia restituito, conforme l’istanze fattemi dall’agente del signor Conte Ferdinando di Portia, giurisdicente di Senosezza, ne do la dovuta parte alla Serenità Vostra, mentre vado progredendo a gl’effetti di giustitia contra li colpevoli di così temeraria violenza. Gratie etc.
Capo d’Istria, a’ 24 aprile 1647.
Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.