• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 12 giugno 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
con molta consolatione di questa città è stata intesa la pronta volontà della Serenità Vostra d’approbare la contributione proposta per sostenimento della risorta Academia. Per chiara epsressione di detta contributione invio inserto sotto l’occhio dell’Eccellenze Vostre l’ordine, e regola distinta, e specifica, che havrà da tenersi nel farsi la riscossione, non da tutti gl’atti publici, come pare esprimi l’istanza dei Sindici, e Reggenti l’Academia, ma solo dalle sentenze civili, e criminali, istromenti, e testamenti, e deliberationi all’incanto, cioè soldi quattro dai tre ducatti fino ai cento, e dai cento in su per ogni maggior summa soldi otto; la qul impositione per li calcoli fatti con tutta diligenza sopra il numero di dette sentenze, et altri atti prenominati, seguiti in tre quattro anni precedenti, non trascenderà la summa di quaranta ducatti annui, che scuoprendola così lieve gl’avvocati di questo foro si sono essibiti di rilasciar et assegnar alla medesima Academia soldi dieci, che di cadauna sentenza civile vengono loro tassati, per antico uso di più carretti spettanti alla Cancelleria Civile, la qual assegnatione potrà importare altri ducatti vinti all’anno, e questa rendita non sarà sufficiente di ridur con longo corso di tempo in buon stato la casa ultimamente dalal Communità acquistata per servitio dell’Academia, essendo necessità anco di far diverse spese intorno d’essa per commodo dell’essercitio. Il danaro tutto di dette contributioni dovrà di volta in volta esser riscosso, e di tre in tre mesi contato all’essattor, e Cassier dell’Academia, il quale non potrà spenderne alcuna summa, che in servitio di quella e Reggenti della stessa Academia, e terminato il suo officio, che dura tre mesi, dovrà far il suo saldo da esser sottoscritto come di sopra, e come nell’inserto foglio dell’ordine, e regola sudetta più chiaramente intenderà la Serenità Vostra; la quale vedendo l’impositione esser insensibile, e di minimo aggravio, la sicurezza che il danaro non sarà impiegato, che in servitio dell’Academia, resta adempito alla sapientissima sua intentione per devenir all’approvatione bramata, e supplicata di detta piciolissima impositione, con che si renderanno tanto più infervorati gl’animi, se ben più non possono esservi, agl’essercitii virtuosi in servitio della Serenità Vostra, et a profitto e decoro di questa sua fedelissima città. Gratie etc.

Capod’Istria a’ 12 giugno 1647.

Marc’Antonio Grimani, Podestà et Capitanio.

Allegati: ordine per riscuotere i contributi per l’Accademia (1 c.)

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.