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28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 11 settembre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
coadiuvando il publico servitio, richiesto dall’Eccellentissimo signor Generale di Palma, feci provisione coi maggiori vantaggi d’una pietra d’acqua per bisogno di quella fortezza, trovata in questa città, e la trasmisi colla barca longa senz’altra publica spesa, che nel condurla all’imbarco. Ne ha doppo Sua Eccellenza fatta fabricare un’altra nel territorio di Buggie, di tenuta di 28 mastelli, ed accennata alla Serenità Vostra la strada avvantaggiosa, che io tenni nel trasmetterle la prima, con ducali di 4 giugno, cotesto Eccellentissimo Senato mi comise, che ridotta a perfettione l’inviassi colle circospettioni pratticate nella prima sudetta, col farla condure alle rive d’Humago da communi. Perfettionata con diligenza detta pietra col vigor di mie sollecitudini, mentre fino a’ primi del passato, come scrissi a detto Eccellentissimo signor Generale, havevo disposti gl’ordini, e strumenti neccessarii, per trasmetterla, trovai che la barca longa s’era, senza mia notitia, assentata da queste rive; onde ne rimase impedito l’effetto. M’occorse nel mentre scoprirne, che Zuanne di Grandi, Capo di detta barca, in vece di divertire i contrabandi, al quall’oggetto è destinato in queste parti, diportandosi da ministro infedele, haveva estratto da Muggia certa quantità di 6 orne d’oglio senza bolletta; con sospetto di mancamenti maggiori drizzai il camino a cotesta volta, come ne diedi parte all’Eccellentissimo Magistrato al Sal, ricercando l’arresto del medesimo Zuanne. Hora ricevo altre commissioni dell’Eccellenze Vostre in ducali di 5 corrente, di sollecitar la trasmissione di detta Pila; onde per i preacennati riguardi, attenderò gl’ordini loro, se devo valermi d’altra barca, o pure attendere l’arrivo della longa sotto altro Capo infedele, al qual fine scrivo da nuovo agl’Eccellentissimi signori Proveditori al Sal, da’ quali vien tenuta qui la medesima barca longa, non potendo da questo diffetto, che rimanere gravemente pregiudicati i puri interessi, per la libertà che possono prendere i contrabandieri dal non veder l’assistenza di detti ministri. Gratie etc.

Capo d’Istria a’ xi settembre 1647.

Marc’Antonio Grimani, Podestà et Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.